
L’edilizia sostenibile è l’unica scelta possibile
Non c’è modo di girarci attorno: il problema primario del nostro tempo è come ridurre le nostre emissioni di gas effetto serra, garantendoci comunque un buon stile di vita (chiaramente “staccare la spina e vivere senza frigorifero” non è una opzione perseguibile!).
Troviamo la fonte del nostro problema. Lo sappiamo già, estrema sintesi è l’attività umana; ma se possiamo indicarlo con più precisione, possiamo suddividere le nostre attività in: trasporti, industria e edilizia.
La quota di CO2 legata a quest’ultima è progressivamente cresciuta nel tempo, superando gli altri due settori: nel 2019 abbiamo raggiunto il 38% di impatto secondo il “2020 Global Status Report for Buildings and Construction” ONU, anche se il report del 2021 ci comunica che la pandemia mondiale ci ha aiutato ad abbassare questa percentuale del 36%.
Un cambiamento importante è da intraprendere; uno strumento efficacie per gestire l’impatto del mondo dell’edilizia è rappresentata dai protocolli di sostenibilità ambientale, che hanno come primo obiettivo proprio la riduzione dei gas climalteranti, assieme a tanti altri, attraverso l’applicazione di strategie mirate e l’attribuzione di un punteggio, per misurare la sostenibilità dell’edificio.
Tra i protocolli per l’edilizia sostenibile più diffusi a livello mondiale c’è indubbiamente la certificazione LEED, ormai molto diffusa anche in Italia, ma con ancora molti lati poco conosciuti.
Cos’è dunque il protocollo LEED? E come funziona?
Il protocollo LEED è la certificazione più diffusa a livello mondiale per quanto riguarda l’edilizia. LEED è l’acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design ed è un protocollo messo a punto nel 1993 negli Stati Uniti, dallo USGBC (United States Green Building Council). Esso si applica a qualsiasi tipo di edificio, dal residenziale a quello commerciale, dal privato al pubblico, andando a certificare sia la fase di progettazione che costruzione.
Ottenere la certificazione LEED significa conferire all’edificio un valore aggiunto assolutamente non trascurabile, sia per le ricadute economiche, ambientali e sociali/collettive. Per questo motivo, Autentico crede fortemente nella certificazione degli edifici pubblici perché ci rappresentano e sono al servizio della collettività, pertanto devono essere gli edifici più sostenibili e a basso impatto in circolazione sul nostro territorio. La certificazione LEED garantisce questo elevato standard di qualità, sia progettuale che realizzativo e manutentivo.
Risparmio energetico e idrico, diminuzione delle emissioni di anidride carbonica, comfort termico, acustico, illuminotecnico e visivo, riciclo e riduzione delle risorse sono tutte parole chiave della certificazione LEED.
Come funziona il protocollo LEED? Si tratta di un sistema di criteri e punteggi. Le aree di impatto in cui si possono acquistare punti sono: Trasporto e Ubicazione (LT), Sostenibilità del sito (SS), Efficienza risorse idriche (WE), Energia e Atmosfera (EA), Materiali e Risorse (MR), Qualità degli ambienti interni (IEQ), Innovazione (I), Priorità Regionale (PR). Si parte da un minimo punteggio di di 40 punti (in questo caso si riceverà la certificazione LEED di base), ad un massimo di 110 punti, i quali danno accesso alla prestigiosa certificazione LEED Platinum, passando per i livelli intermedi argento (tra i 50 e i 59 punti) e oro (tra i 60 e i 79 punti).
La proporzione di punteggio perseguibile nelle varie aree di impatto cambia in base al tipo di edifici da certificare (un edificio residenziale, una scuola, un ospedale, un ufficio e via dicendo).
Autentico è specializzato nella consulenza per la certificazione di edifici pubblici: scuole e uffici, sia di nuova costruzione che esistenti. Un progettista e LEED AP esperto assiste la committenza per raggiungere il risultato atteso, contattaci per una chiacchierata e, perché no, un caffè!